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Fracci, Carla.

Danzatrice classica italiana. Diplomatasi alla scuola del Teatro alla Scala nel 1955, l'anno successivo sostituisce Violette Verdy nel ruolo protagonista della Cenerentola di Rodrigues ed è interprete in Mario e il mago di Massine. Nel 1957 è invitata al Festival di Nervi dove danza il famoso Pas de quatre di Dolin-Pugni accanto a Yvette Chauviré, Alicia Markova e Margarethe Schanne. Nel 1958 è nominata prima ballerina del complesso scaligero e nello stesso anno è Giulietta nella versione di Romeo e Giulietta creata da John Cranko. Importante per la carriera della F. è l'incontro con il regista teatrale Beppe Menegatti (che sposerà nel 1964). Con lui e Antonio Gades, al Festival dei due Mondi di Spoleto (1962), nasce la coreografia sulla Pavane pour une infante défunte (Ravel). Quindi la F. esordisce in Giselle, il ruolo che sarà il suo cavallo di battaglia. Divenuta “artista ospite” alla Scala, la danzatrice si lega all'American Ballet Theatre, dove costituisce una coppia affiatatissima con il ballerino danese Erik Bruhn. Nel corso di una carriera eccezionalmente lunga ed intensa, la F. ha danzato un repertorio vastissimo, che va dai classici del periodo romantico (Giselle, La silfide), ai grandi balletti cajkovskiani (Lago dei cigni, Bella addormentata, Schiaccianoci), alle grandi creazioni del primo Novecento (Sylphides, Petruška, L'uccello di fuoco); ha inoltre interpretato ruoli per lei creati dai maggiori coreografi contemporanei: tra i numerosi titoli, Francesca da Rimini e La strada di Pistoni, Pelléas et Mélisande di Loris Gai, Chéri di Petit, L'heure exquise di Béjart. Ha danzato gli assoli di Isadora Duncan, ricostruiti per lei dai filologi Kenneth Archer e Millicent Hodson. La F. ha inoltre recitato in teatro (La tempesta e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare), al cinema (nel film Nijinskij di Herbert Ross), in televisione (Verdi di Castellani, Le ballerine, accanto a Peter Ustinov) (n. Milano 1936).